Indignazione e rispetto

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“DietroLaLavagna”, “OraBasta”, nomi e loghi simbolo di forza e sensibilità femminile, di sagace capacità di lettura del tessuto sociale, di perspicacia nel cogliere disagi, nell’investigare, interloquire con svariati soggetti istituzionali e professionali per esplorare e organizzare risposte il più possibili efficaci a fronte di problematiche osservate.

“Dietrolalavagna” gettato con sprezzo tra le righe di una risposta formale in un facile e grossolano gioco di parole svilenti del significato, del valore e del lavoro volontario profuso per anni a sostegno della scuola, del territorio e delle persone che li vivono. “OraBasta” utilizzato come titolo di un post facebook in cui viene scritto che Patrizia Riva sarebbe andata contro la legge con la sua proposta fatta in Commissione Cultura e Istruzione e che per questo “predica bene e razzola male” dove la “predica” sarebbe rivolta al progetto, da poco concluso, “Le parole sono importanti” con tema i discorsi d’odio, progetto in collaborazione con altre 3 associazioni della zona.

Questo utilizzo svela a noi il cieco sguardo di chi è incapace di scorgere vere e grandi opportunità.

Capaci di lavorare dietro le quinte, portando creatività e fresca energia, queste sigle sbeffeggiate meritano parole attente e dialettiche serie in grado di andare oltre le eventuali diversità di vedute, di approfondire i temi proposti includendo e valorizzandone le ricchezze.

Esprimiamo un particolare sostegno alla nostra presidente Patrizia Riva in qualità anche di componente attiva nel gruppo di minoranza “Cambia Merate”, riconoscendole il grande merito di instancabile forza propulsiva, di visione e di grande tessitrice di collaborazioni coinvolgenti vari soggetti, unendoli attorno ad alte finalità di benessere sociale.

Il Direttivo di Dietrolalavagna

 

Ringraziamo tutte le persone che ci hanno sostenuto perche` non si tratta solo di Patrizia Riva ma anche della nostra associazione e dei nostri progetti e mettiamo di seguito i link ai vari interventi su Merateonline:

 

https://bit.ly/2Qb6qAk – Merate: ma davvero Più Prospettiva pensa che la scuola sia dell’Istituto e non dell’intera città? Se davvero è così la politica è ormai alla frutta (Lanfranco Consonni)

https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=109037 –  Solidarietà a Patrizia Riva. Imbarazzati dalla protervia della maggioranza (Gabriele Ghisellini)

https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=109038 – Servirà ancora del tempo prima che una donna sia al pari di un uomo nel proporre le proprie idee senza essere sbeffeggiata (Gloria Uggeri)

https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=109039 – Merate: per i nostri governanti locali essere stati eruditi evidentemente è una vergogna e un demerito

https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=109047 – Qualche considerazione da una scolaretta delle ”Fratocchie” (Una scolaretta alle “Fratocchie”)

https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=109049 – CambiaMerate!: ”dietro la lavagna” non Patrizia Riva ma chi ha scritto il comunicato di ”Più Prospettiva” (I consiglieri di CambiaMerate!: Aldo Castelli, Gino Del Boca, Alessandro Pozzi, Roberto Perego)

https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=109056 – Gli attacchi personali sono sempre di dubbio gusto (Isabella Mauri)

https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=109058 – Meno male che esistono le scolarette (Manuela Zaini)

https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=109067 – Perché un attacco così personale? (Carlo Gibertini)

https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=109089 – Merate: sull’intitolazione delle scuole alle donne e la risposta sguaiata della maggioranza (Isabella Lavelli, già Assessore all’Istruzione del Comune di Olgiate Molgora)

https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=109122 – Rispetto (il Direttivo di Dietrolalavagna)

https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=109166 – La frase di Fiorenza Albani (cultura?) indigna per il tono irridente e volutamente polemico (Le associazioni del Gruppo ORA BASTA)

https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=109185 – Le parole sono importanti – In merito alla discussione sull’initolazione delle scuole primarie di Merate (Le associazioni della Rete Le parole sono importanti – Amnesty International gruppo 126 Merate – Arci La Lo.Co. ASD APS – Associazione Progetto Osnago – Dietrolalavagna)

 

Di seguito tutta la storia:

Mercoledì 31 Marzo nella commissione Cultura e Istruzione uno degli argomenti di discussione era la proposta di Cambia Merate relativa alla intitolazione delle due scuole primarie di Via Montello e Sartirana a due donne. Portavoce Patrizia Riva nostro Presidente.

La richiesta e` stata avanzata conoscendo perfettamente la circolare Ministeriale 313 del 12-11-1980 la quale prevede che il Consiglio di Istituto ha il potere di intitolazione delle scuole; allo stesso tempo tale circolare non pone limiti o divieti ad alcuno di avanzare suggerimenti o proposte al Consiglio stesso, per questo si e` chiesto all’Assessore ai servizi sociali di farsi portavoce di questa richiesta che ci saremmo aspettati fosse condivisa.

La risposta dell’Assessore e’ stata la seguente:
– ritiene che la parità a Merate è comunque raggiunta perché l’Auditorium è intitolato ad una donna, così l’aula magna dell’IT Viganò ed il Liceo Scientifico è intitolato a MG Agnesi;
– rileva inoltre che un cambiamento culturale sia già in atto: “ci sono anche le donne in consiglio comunale anche se è un po’ imposizione prevista dalla legge per via delle quote rosa”;
– pensa che “Escludere a priori nomi di uomini per una intitolazione non sia giusto perché sarebbe una discriminazione verso gli uomini.”

A questa risposta Cambia Merate fa un comunicato stampa su Merateonline:
https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=108992

2/04/2021

Mercoledì 31 Marzo nella commissione Cultura e Istruzione uno degli argomenti di discussione era la proposta di Cambia Merate relativa alla intitolazione delle due scuole primarie di Via Montello e Sartirana a due donne.
Abbiamo avanzato la richiesta conoscendo perfettamente la circolare Ministeriale 313 del 12-11-1980 la quale prevede che il Consiglio di Istituto ha il potere di intitolazione delle scuole; allo stesso tempo tale circolare non pone limiti o divieti ad alcuno di avanzare suggerimenti o proposte al Consiglio stesso, per questo abbiamo chiesto all’Assessore di farsi portavoce di questa richiesta che ci saremmo aspettati fosse condivisa.
La discriminazione e la disparità di genere, passa anche attraverso la toponomastica e la mancata intitolazione a donne degli edifici pubblici. L’assenza di nomi femminili dalla toponomastica o dalle intitolazioni di edifici pubblici è un indicatore della differenza di genere. Se le donne non sono nominate, se vengono dimenticate, se sono invisibili è come se non esistessero. A Merate ci sono solo tre Vie intitolate alle donne
L’obiettivo di intitolare scuole a nomi di donne è quello di cambiare l’immaginario femminile fra i ragazzi e le ragazze, far sì che le ragazze trovino dei modelli da seguire, che le rendano consapevoli che nessuna strada a loro è preclusa. Per questo intitolare una scuola, luogo della formazione e dell’educazione, ad una donna serve a spingere simbolicamente le donne a colmare le differenze di genere.
Abbiamo chiesto all’Assessore di farsi portavoce di questa richiesta che ci saremmo aspettati e avremmo voluto fosse condivisa.
Invece abbiamo scoperto che l’Assessore ritiene che la parità a Merate è comunque raggiunta perché l’Auditorium è intitolato ad una donna, così l’aula magna dell’IT Viganò ed il Liceo Scientifico è intitolato a MG Agnesi.
Rileva inoltre che un cambiamento culturale sia già in atto: “ci sono anche le donne in consiglio comunale anche se è un po’ imposizione prevista dalla legge per via delle quote rosa”.
Inoltre l’Assessore pensa che “Escludere a priori nomi di uomini per una intitolazione non sia giusto perché sarebbe una discriminazione verso gli uomini.”
Invece la realtà è diversa.
Durante la pandemia il 98% di chi ha perso il lavoro è donna, a parità di mansione le donne guadagnano molto meno rispetto ai loro colleghi uomini, le donne sono poco presenti nei livelli apicali delle professioni, nelle università e nella politica, portano sulle loro spalle il peso della cura dei figli e degli anziani, rispetto agli uomini hanno meno possibilità di trovare un lavoro ben remunerato.
La differenza di genere è anche differenza di cultura, di educazione di mancanza di modelli ai quali fare riferimento, per questo è importante dare un segnale di cambiamento anche attraverso l’intitolazione delle scuole.
Da un’Assessore alle Pari Opportunità ci saremmo aspettati più sensibilità e attenzione alla questione femminile.
I consiglieri di Cambia Merate

Il 3/04 escono due “risposte” la prima su Merateonline da parte del gruppo di maggioranza (Più Prospettiva Panzeri Sindaco), la seconda sulla pagina facebook dell’Assessora Fiorenza Albani a nome delle donne del consiglio comunale (leggete sotto):
https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=109005
Ennesima strumentalizzazione della consigliera Riva di Cambia Merate: la scuola come fosse casa propria

Nell’uovo di pasqua troviamo l’ennesimo comunicato stampa di Cambia Merate ricco di superbia e con il solo fine di recuperare all’ennesima figuraccia della consigliera Riva che ancora una volta cerca di strumentalizzare la scuola come se fosse casa sua.
Troviamo davvero imbarazzante la nota del gruppo Cambia Merate che, per bocca della consigliera Riva ha erroneamente confuso la commissione istruzione e cultura per il consiglio di istituto.
La sua pomposa quanto inutile carrellata di nomi cui intitolare le scuole primarie di Via Montello e di Sartirana, nomi peraltro da anni già disvelati nel dibattito pubblico locale, reca, al contempo, poca considerazione e conoscenza della storia della nostra città, che pure ha visto numerose donne distinguersi nell’insegnamento scolastico, ma finanche poca originalità dopo aver criticato sullo stesso tema la maggioranza poche settimane fa.
La signora Riva, come da copione, recita il ruolo della scolaretta erudita alle “Frattocchie” che a memoria recita la rivisitazione della poetica de “i buoni solo da una parte” oltre ad attaccare una donna professionista seria e pacata come l’assessore Franca Maggioni a cui va la nostra solidarietà. Invero, la tracontante recitazione di prima della classe questa volta conduce la consigliera Riva direttamente “dietro la lavagna”. Più Prospettiva Panzeri Sindaco

 

Post su fb:

3 aprile alle ore 08:57  ·

ORA BASTA!

Se non la pensi come loro, attaccano. Se non agisci come vorrebbero loro, attaccano. E sono quelli che organizzano incontri informativi sul tema “Le parole sono importanti”. Ma anche i gesti e le azioni lo sono. Abbiamo capito che predicare bene e razzolare male è nella loro indole. Dispiace vedere come distorcono la realtà a loro piacimento. La parità di genere, a nostro modesto parere, prende tutte le disparità. Quando si preclude una cosa si fa’ disparità. Quando si pretende di andare contro, a prescindere, senza ascoltare realmente quale sia il pensiero altrui e non si  accettano le diversità di visione è  prepotenza. Avere certe preclusioni, a volte porta all’odio..

Questa vicenda dell’intitolazione ne è l’esempio. Fossimo stati noi ad andare contro le regole dettate dalle normative, avrebbero urlato “allo scandalo” e si sarebbero detti indignati per certe azioni illegittime!

Purtroppo questa campagna denigratoria continuerà. Ma anche se sarà dura, continueremo a lavorare per continuare a svolgere l’ottimo lavoro fatto fino ad oggi.

Vogliamo dimostrare la nostra solidarietà alla collega Franca Maggioni che in questi due anni si è sempre dimostrata fortemente collaborativa nei confronti di questa minoranza che, piena di rancore perché siede dalla parte “sbagliata” dell’aula consiliare, continua ad attaccare in tutti i modi la maggioranza.

Firmato dalle donne del consiglio comunale:

Fiorenza

Norma

Greta

 

 

 

 

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